venerdì 29 maggio 2009

Difendiamoci dalle punture degli insetti



Le punture degli insetti in genere sono solo fastidiose, ma possono diventare pericolose. Parliamone un attimo con calma. Ci sono persone che restano paralizzate dalla paura alla vista di un ragno. Ora, senza giungere a questo, non c'è dubbio che proviamo repulsione nei confronti degli insetti, anche se dobbiamo riconoscere che senza insetti il nostro pianeta avrebbe vita breve, considerati tutti i ruoli degli insetti nell'ecosistema. Ad ogni modo, blatte, mosche, mosconi, zanzare, api, vespe, calabroni, ecc. ci insidiano specialmente in estate. Quali sono le difese a nostra disposizione? Un'accurata progettazione delle case, dell'arredo delle cucine assieme ad una corretta pulizia quotidiana sono fondamentali ma non bastano. Cerchiamo di evitare i ristagni d'acqua nelle terrazze e sui balconi, se amiamo coltivare piante e dobbiamo innaffiarle. Chi ama gli amici a quattro zampe stia attento alle pulci. In casa l'uso sistematico e corretto degli insetticidi spray riduce di molto la presenza di mosche e altri insetti volanti, mentre gli insetticidi in polvere rendono difficile la vita alle blatte. Per gli insetti volanti, soprattutto zanzare, risulta valida anche la protezione meccanica delle zanzariere attorno al letto, nonché l'uso di repellenti da usare sulla pelle, e di insetticidi ad evaporazione elettrica. Per chi ha la possibilità di coltivare delle piante, vale la pena di ricordare che molti vegetali tengono lontani gli insetti: sono valide difese le siepi di lavanda, le piante di citronella, e pure i gerani, il basilico e il rosmarino. Ed infine una curiosità: per profumare la biancheria e tenere lontane le tarme, possiamo mettere nei cassetti un'arancia in cui conficcare moltissimi chiodi di garofano. Funziona!
Daniele Barbarotto

giovedì 28 maggio 2009

Divino vestito


Il cosmo è l'abito dello Spirito Universale. / Questo è chiaro come il giorno, / come un gatto è un quadrupede. / L'universo è metamorfosi: / le costellazioni e le galassie / sono disegni che si convertono / in messaggi per gli uomini. / Siate in pace con tutti gli esseri. / Cercate la serenità dentro di voi, / cercatela sempre, e con ardore.

Daniele Barbarotto

martedì 26 maggio 2009

Quando la tua capanna prende fuoco ...




L'unico uomo sopravvissuto ad un naufragio arrivò sulla spiaggia di una piccola e disabitata isola. Implorò fervidamente aiuto a Dio ed ogni giorno scrutava l'orizzonte, ma nessuno arrivava. Stanco e rassegnato, pensò di costruirsi una capanna di legno per proteggersi dalla pioggia e ci mise dentro quelle poche cose che gli erano rimaste. Un giorno, dopo aver girato per l'isola alla ricerca di cibo, quando ritornò alla capanna, la trovò avvolta dalle fiamme, col fumo che saliva fino al cielo. Gli era successa la cosa peggiore: aveva perso tutto. Roba da mettersi le mani nei capelli! Rimase tremendamente deluso, triste ed arrabbiato. "Signore, come hai potuto permettere questo?" si lamentò. Ma il giorno dopo fu svegliato dal suono di una nave che si avvicinava all'isola. Erano venuti a trarlo in salvo. "Come sapevate che ero qui?" chiese l'uomo ai soccorritori. "Abbiamo visto i suoi segnali di fumo!" gli risposero. Amici, facilmente ci scoraggiamo quando le cose vanno male o diversamente da come noi vorremmo; tuttavia Dio lavora a nostro favore, anche quando perdiamo qualcosa e soffriamo. Ricordiamo questo la prossima volta che la nostra capanna prende fuoco: può essere il segno che l'aiuto sta arrivando.

Daniele Barbarotto

lunedì 25 maggio 2009

"Dio benedica chi ha inventato il sonno" (Miguel de Cervantes)




Capita a tutti: un problema che prima pareva irrisolvibile, dopo una riposante notte di sonno appare più facile da affrontare. Il sonno ottimale sviluppa l’intuito per la soluzione dei problemi. Il sonno ristoratore effettivamente aguzza l’ingegno per escogitare appropriate soluzioni. Naturalmente, bisogna coricarsi ad un’ora decente. Se uno si corica troppo tardi, perde tanti benefici. Quando abbiamo dei problemi e stiamo cercando una soluzione opportuna, “dormirci su” è l’idea migliore. Mentre dormiamo il nostro cervello continua a lavorare sui problemi. La soluzione ci arriva solitamente dopo sette-otto ore di buon riposo.

DANIELE BARBAROTTO

domenica 24 maggio 2009

L'AMORE ...




L’amore è una locomotiva metafisica, la forza trainante più potente che si conosca, la fonte più naturale di benessere. Senza amore il mare è senz’acqua. Senz'amore il cielo è senza stelle, un fiore senza profumo, il sole senza luce. Una vita senza amore è priva d'ogni sapore. L’amore ha un'energia unificante. Quando nel nostro cuore c’è un amore espansivo, accettante, incondizionato, possiamo fare l’esperienza dell’Unione con l’Universo e con tutti gli esseri che lo abitano. L’amore è l’essenza del Tutto, l’amore dà significato al Tutto, l’amore è il Tutto!


Daniele Barbarotto

giovedì 21 maggio 2009

Cos'è la New Age?



E' un movimento di pensiero dinamico e affascinante, emerso grazie al fallimento delle risposte e dei sistemi tradizionali. Questo fallimento ha lasciato l'amaro in bocca a tante persone. Da alcuni decenni una schiera di politici, filosofi, psicologi, astrologi, scienziati, teologi, medici, allenatori, insegnanti, casalinghe si rivolgono alla New Age per trovare nuovi modelli e nuovi valori. La New Age non poggia sull'assolutismo, ma sul relativismo. Non è basata sul pensiero unico, ma sul sincretismo. Cristianesimo e New Age sono in contrasto su diversi punti, ma hanno pure tante cose in comune. Purtroppo presso troppi cristiani (cattolici ed evangelici) vige una mentalità tabù, che tira in ballo considerazioni semplicistiche e anacronistiche del tipo bianco/nero. Non sarebbe meglio dare spazio alla riflessione e alla valutazione? Mi auguro di riuscire a fornire spunti utili che consentano di valutare questo movimento con serenità e razionalità. Vi parlo di New Age perché mi piace parlarne e perché vedo che alcuni sanno poco o niente in merito. E dico subito che, a parer mio, la New Age è di gran lunga superiore al cristianesimo. Piano, calma, nessuno si scandalizzi per questa affermazione. Le religioni datano da secoli, alcune da millenni, si evolvono, perdono per via pezzi ormai consunti e inutili. Tuttavia la loro evoluzione è un po' lenta, a mio avviso. A me risulta che la New Age prendendo il meglio dalle varie religioni del mondo abbia fatto qualcosa di meritorio e di tulissimo. Se ci fate caso, il dialogo tra le religioni sembra più una farsa che una cosa seria. In realtà, ci sono difficoltà oggettive. Finché non si fa una bella revisione teologica, penso che dialogare sia tempo perso al 99%. Consentitemi di dire queste cose in piena libertà. Quando spiego queste cose ai bambini e ai ragazzi, le trovano ovvie e chiare. Quando le spiego agli adulti, le cose cambiano. Aveva ragione Gesù: il regno dei cieli appartiene ai fanciulli, perché non sono ipocriti e ottusi come tanti adulti. La New Age è caratterizzata da una forte spiritualità. La religiosità e l'appartenenza denominazionale sono state superate favore della spiritualità. La spiritualità è una gran bella cosa, anche perché unisce aniziché dividere. Quando degli autentici ricercatori si ritrovano insieme non si attaccano, nessuno mette in dubbio l'intellligenza altrui, ognuno parla e gli altri ascoltano senza giudicare, senza condannare. Quando i cristiani discutono tra di loro sono capaci di prendersi non solo a brutte parole, ma di arrivare anche a menare le mani. Non vorrei essere frainteso: il cristianesimo è una bella religione, ma non possiede la verità totale, come non la possiede nessuna singola religione. Questi concetti che io trovo scontati per alcuni sono incomprensibili e altamente indigesti. Ragioniamo un attimo. Se Dio ha permesso l'esistenza e lo sviluppo di religioni così diverse la ragione quale può essere? Può essere benissimo che essendo un Dio imparziale ed equo ha distribuito tra i suoi figli terreni porzioni di verità, desiderando che questi suoi benedetti figli mettano in comune le loro conoscenze. Invece cosa fanno specialmente le religioni del Dio unico (ebrei, cristiani e musulmani)? Non riescono ad intendersi praticamente su niente. In questi ultimi tempi qualcosa si sta muovendo, ma non sono passi da gigante, sono passi da formica, parliamoci chiaro. Triste ma vero. Meno male che c'è la New Age che sta facendo quello che le varie chiese non sono ancora capaci di fare. Chi è new ager non smette di essere cristiano, come chi è musulmano non smette di essere musulmano, l'ebreo non smette di essere ebreo, l'indù non cessa di essere indù e via dicendo. Anzi ognuno di loro integrando le sue conoscenze con quelle provenienti da altre fonti riesce ad essere migliore, più illuminato, più tollerante, nonviolento anche nel linguaggio e propenso all'unità e alla cooperazione. Inoltre tra i new ager moltissimi sono ecologisti, vegetariani o quasi, a favore di una salute più completa e duratura. Se tutti i cittadini del mondo fossero new ager, il mondo finalmente vivrebbe in pace. Niente male, non vi pare?
Daniele Barbarotto

domenica 17 maggio 2009

Gruppo TU SEI LUCE su facebook.com


TU SEI LUCE è il Gruppo dove puoi svilupparti spiritualmente, dove puoi esternare liberamente (con gentilezza e pacatezza) i tuoi pensieri e porre domande. In questo Gruppo ci sono individui che si prendono cura della propria evoluzione spirituale, condividendo con gli altri ciò che sanno di buono. Ricordati sempre che siamo tutti dei VIAGGIATORI NELL'AMORE DIVINO. Il Gruppo TU SEI LUCE vuole aiutarci a sviluppare una nuova Consapevolezza. Dobbiamo riconoscere ad ogni essere umano il diritto alla libertà di pensiero e di parola. In tal modo, ogni individuo con cui scambieremo le nostre vedute diventerà un compagno nel nostro viaggio verso la Verità nonostante la sua evoluzione spirituale possa essere superiore o inferiore alla nostra. Dobbiamo tenere presente che tutti, in definitiva, siamo membri della medesima umana famiglia e apparteniamo ad un'immensa comunità che sta dirigendosi verso la stessa meta. Noi vogliamo essere CON LA LUCE, DENTRO LA LUCE, PIONIERI DI UN MONDO DI PACE. Noi sappiamo che L'AMORE CREA ARMONIA E PERCORSI RAGGIANTI.
Venite ad iscrivervi al mio Gruppo che favorisce l'evoluzione spirituale di tutti e di ciascuno.
DANIELE BARBAROTTO

sabato 16 maggio 2009

A Napoli tira una brutta aria! Ancora guerriglia dei disoccupati


A quanto pare, le istituzioni stanno sottovalutando lo stato d'animo di questa città. Basta andare nei bar o per le strade ad interpellare la gente d'ogni ceto per avere il polso della situazione. A me, e non solo a me, risulta chiaro ed evidente che se non verranno date risposte concrete e positive a questa gente, ci sarà una recrudescenza di assalti ed incendi. Circolano voci di questo genere e circolano liberamente. Tanti sono stufi di essere inascoltati e presi in giro da chi ha il potere e il dovere di trovare soluzioni ai problemi del popolo. Questo mio discorso non è un discorso tecnicamente politico. Non me la prendo con una parte politica o con l'altra. Napoli ha un grosso problema: la disocupazione. E fare finta di niente, fare orecchi da mercante, è un atteggiamento opinabilissimo e che può portare solo all'esacerbazione degli animi. Dico questo perché sento il dovere di dirlo e non certo per soffiare sul fuoco. E dico cose di cui sono arciconvinto, tant'è che su Facebook ho creato da alcune settimane un Gruppo intitolato LAVORARE E' DIRITTO. In questo Gruppo sostengo la necessità del lavoro per tutti o almeno di un reddito minimo garantito. La disperazione può giocare brutti scherzi ... Per chi volesse andare a visionare il mio Gruppo e, perché no, iscriversi ecco il link
Daniele Barbarotto

venerdì 15 maggio 2009

L'arma segreta del diavolo




Un giorno, il diavolo organizzò una fiera per l’esposizione e la vendita delle sue armi e dei più sofisticati strumenti per tentare gli esseri umani. Per giorni, i suoi dipendenti si erano dati da fare per allestire gli stand, collegare fari e luci, srotolare la moquette, stendere tappeti ed esporre in modo allettante le ultime invenzioni diaboliche. C’erano congegni e dispositivi per tutte le categorie di peccati. Soprattutto per i sette peccati capitali: kit lussuosi per eccitare alla superbia, all’avarizia, alla golosità, all’ira, alla lussuria, all’invidia, all’accidia. E insieme ai dispositivi, montagne di cataloghi patinati, video, cd. E diavolesse conturbanti, naturalmente. I cartellini con i prezzi erano ben visibili, con lo sconto, come in ogni fiera che si rispetti. Ma nel grande e sontuoso stand c’era una vetrinetta misteriosa. Conteneva una piccola chiave dorata, su un cuscinetto di velluto rosso. Era l’unico oggetto che invece del solito cartellino aveva una targhetta che diceva: «Non in vendita». Un visitatore sbandierando una carta di credito dorata voleva a tutti i costi sapere a che cosa serviva e sbraitava di essere disposto a pagare qualsiasi prezzo. Di fronte alla sua ostinata insistenza fu chiamato il Principale. Dopo un bel po’ d’attesa, Satana arrivò preceduto dall’inconfondibile odore di zolfo. Con i suoi modi subdoli e falsamente gentili, Satana disse al cliente visibilmente interessato che quella chiave gli era oltremodo cara, che non aveva prezzo e che lui ci teneva tanto, perché gli permetteva di entrare nell’anima di chiunque, fosse laico, prete, religioso, anche vescovo o cardinale. Qualunque fosse il grado della sua fede, della sua santità, della sua età, quella chiave prodigiosa funzionava sempre. Il cliente era molto insistente e alla fine Satana, nonostante la sua astuzia, non riuscì a mantenere il segreto e a mezza voce, confessò: «Questa chiave mi rende possibile l’accesso nel cuore dell’uomo. Se l’uomo mi fa entrare ho vinto. La fede muore. L’uomo non ha più fiducia in nulla. La sua vita diventa inutile, senza senso… un inferno!». «Sì, ma quale chiave ti consente di entrare nel cuore dell’uomo?» disse spazientito il cliente. «Questa chiave è lo scoraggiamento». Chi è scoraggiato mortifica, odia se stesso e gli altri, perché chi è ferito, ferisce. Lo scoraggiamento è il contrario della fede…
(Non so chi sia l'autore di questo racconto, ma è bellissimo e ho voluto riferirvelo)

Daniele Barbarotto

mercoledì 13 maggio 2009

Ilenia e la sua terra




Ilenia Incoglia, 24 anni, è attivissima in varie forme di volontariato. La sua condotta è ispirata da sani principi e valori d'autentico progresso. E' particolarmente impegnata nel lodevolissimo tentativo di restituire a Napoli e alla Campania la voglia di cambiare le cose che non vanno.

Un appello di Ilenia:

Chiedo aiuto per la mia terra. Guardando il video ho sentito un dolore al cuore e una lacrima ha bagnato le mie guancie. Amo profondamente la mia terra e vederla ridotta così mi fa male. Aiutami, aiuta la mia terra. Inoltrerò a tutti questo video e questa richiesta di aiuto. Se sei un giornalista, parla di quello che quotidianamente fanno alla mia terra. Se sei un politico discuti di questo tema, in Italia e in Europa. Se sei un cittadino, informati e informa affinché si provi ad arginare questo male. Se sei un magistrato fai il tuo dovere. Qualunque cosa tu faccia nella vita...ti prego, fermati e aiuta la mia terra.


Eccola, dotata di formidabile grinta e chiarezza di vedute, fare un figurone nella trasmissione ANNO ZERO condotta da Michele Santoro: http://www.youtube.com/watch?v=-wkhBhrXPqs&hl=it

La conosco da 10 anni e posso dire senza tema di smentita che è una ragazza fuori del comune e che continuerà a portare avanti le sue sacrosante battaglie col convinto sostegno di un numero sempre più cospicuo e motivato di persone, persone che credono in un avvenire migliore.

Daniele Barbarotto

lunedì 11 maggio 2009

Raccolta di olio usato in Villa Comunale a Napoli



Lo sapevate che l'olio di frittura che si butta nei lavandini di cucina finisce nel mare, provocando gravissimi danni? L'olio, infatti, va a formare una sottile pellicola impermeabile che ostacola l'ossigenazione e pregiudica l'esistenza della flora e della fauna.
Ieri, domenica 10 maggio, in Villa Comunale a Napoli, nell'ambito di un'iniziativa per la tutela dell'ambiente, c'è stata una raccolta di olio esausto. Ne sono stati raccolti più di 70 litri, che saranno consegnati al consorzio Conoe. Circa una ventina di volontari si sono dedicati alla raccolta dell'olio esausto, che sarà trasformato in biodiesel, glicerina ed altre sostanze. Il risultato raggiunto è molto significativo se si considera che un solo litro di olio è in grado di coprire una superficie di mille metri quadrati di mare. A proposito dell'iniziativa di cui sopra, la mia amica Ilenia Incoglia (che è tra i principali promotori) esulta, esclamando "Eravamo in tanti!....tutti mossi dall'amore x Napoli e il nostro mare!!!"

Daniele Barbarotto (Napoli)

sabato 9 maggio 2009

Lavorare è diritto!


Il lavoro è diritto. Lavorare meno ore ma tutti. La disoccupazione è sinonimo di disperazione. Questo occorre farlo capire ai nostri governanti e ai deputati che ci rappresentano in Parlamento. Tutti devono poter fruire del diritto al lavoro secondo le loro attitudini, le possibilità fisiche e le capacità mentali. Se proprio non c'è lavoro, a tutti deve comunque essere garantito un salario minimo per la sopravvivenza. Il diritto al lavoro è sancito dalla Costituzione Italiana, dove viene anche sottolineato il suo valore morale e civile. La centralità del lavoro è fuori discussione, almeno nella carta costituzionale. Prescindendo dalle chiacchiere sociologiche e filosofiche, il lavoro è il principale mezzo con cui l'essere umano diventa se stesso, si realizza. Senza lavoro un individuo si sente un fallito e deve sopportare un pesantissimo e stressante cumulo di preoccupazioni, che a volte sfocia in gesti disperati come il darsi fuoco o il suicidio. Senza lavoro, parliamoci chiaro, una persona vede compromessa la propria dignità morale. Per fortuna, in Italia abbiamo la libertà per tutti, e perché invece il lavoro non è ancora un diritto per tutti? Il lavoro e la libertà formano un tutt'uno inscindibile. Il lavoro senza libertà è schiavitù e la libertà senza lavoro è un'illusione. La libertà senza lavoro è una libertà limitata, una libertà monca, una libertà falsa. Insomma, una presa in giro! L’Articolo 1 della Costituzione riguarda il lavoro e recita: "L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro". Quindi bisogna, a tutti i costi, trovare i mezzi che occorrono per realizzare a tutti gli effetti questa affermazione. La disoccupazione è un dramma inammissibile in un Paese moderno, evoluto e realmente democratico.
Di tanto in tanto qualche uomo politico, in Italia o all'estero, depreca l'alto tasso di disoccupazione, promettendo provvedimenti per farlo scendere. Ma che me ne frega del tasso! Fino a quando in una nazione c'è anche soltanto un disoccupato, quella nazione è incivile. La disoccupa­zione è un incubo, una calamità, una peste. La disoccupazione è un malanno, una malattia devastante. Coloro che ne parlano, comodamente seduti in un salotto televisivo, normalmente non si rendono conto delle baggianate che dicono. La realtà che costoro sembrano ignorare è che la disoccu­pazione è fonte di disperazione e causa di tanti guai. Eppure ci sono ineffabili commentatori i quali sostengono che oggi la disoccupazione non è poi così drammatica come quella dei decenni passati. Costoro mentono, che ne siano coscienti o meno. Per farla breve, chi non ha un lavoro, cosa dovrebbe fare se proprio non lo trova pur mettendo sottosopra una città o una regione? Tutti i politici dovrebbero ficcarsi in testa che la disoccupazione è sempre e comunque una sciagura. La disoccupazione è deprecabile, è la vergogna di un popolo, è la sovversione del diritto. I disoccupati si sentono vuoti, si sentono menomati, si sentono improduttivi. E più facilmente imboccano le strade del vizio, come quello di ubriacarsi o di drogarsi. La disoccupazione è causa diretta o indiretta di infelicità, di de­pressione, di squilibri psicologici. La disoccupazione è una causa di reale turbamento sia per i giovani che per i meno giovani (questo lo dicono anche gli psicologi). Il lavoro è necessario a tutti e tutti devono averlo. Senza se e senza ma. L'ideale sarebbe rivedere la Costituzione e affermare con maggior forza e chiarezza il sacrosanto diritto al lavoro, diritto scontato e inalienabile. Come viene garantito il diritto alla salute e allo studio, allo stesso modo deve essere garantito il diritto al lavoro.
Daniele Barbarotto

venerdì 8 maggio 2009

Non si deve bere prima di mettersi al volante




Per cortesia, leggete attentamente questo articolo che ho ricevuto.



Mamma, sono uscita con amici. Sono andata ad una festa e mi sono ricordata quello che mi avevi detto: di non bere alcolici. Mi hai chiesto di non bere visto che dovevo guidare, cosi ho bevuto una Sprite. Mi son sentita orgogliosa di me stessa, anche per aver ascoltato il modo in cui, dolcemente, mi hai suggerito di non bere se dovevo guidare, al contrario di quello che mi dicono alcuni amici. Ho fatto una scelta sana ed il tuo consiglio è stato giusto. Quando la festa e finita, la gente ha iniziato a guidare senza essere in condizioni di farlo. Io ho preso la mia macchina con la certezza che ero sobria. Non potevo immaginare, mamma, ciò che mi aspettava... Qualcosa di inaspettato! Ora sono qui sdraiata sull'asfalto e sento un poliziotto che dice: "Il ragazzo che ha provocato l'incidente era ubriaco". Mamma, la sua voce sembra così lontana... Il mio sangue è sparso dappertutto e sto cercando, con tutte le mie forze, di non piangere. Posso sentire i medici che dicono: "Questa ragazza non ce la farà". Sono certa che il ragazzo alla guida dell'altra macchina non se lo immaginava neanche, mentre andava a tutta velocità. Alla fine lui ha deciso di bere ed io adesso devo morire... Perchè le persone fanno tutto questo, mamma? Sapendo che distruggeranno delle vite? Il dolore è come se mi pugnalasse con un centinaio di coltelli contemporaneamente. Di' a mia sorella di non spaventarsi, mamma, di' a papà di essere forte. Qualcuno doveva dire a quel ragazzo che non si deve bere e guidare... Forse, se i suoi glielo avessero detto, io adesso sarei viva... La mia respirazione si fa sempre piu debole e incomincio ad avere veramente paura... Questi sono i miei ultimi momenti, e mi sento così disperata... Mi piacerebbe poterti abbracciare mamma, mentre sono sdraiata, qui, morente. Mi piacerebbe dirti che ti voglio bene per questo... Ti voglio bene e.... addio.



Queste parole sono state scritte da un giornalista che era presente all'incidente. La ragazza, mentre moriva, sussurrava queste parole ed il giornalista scriveva... scioccato. Questo giornalista ha iniziato una campagna contro la guida in stato di ebbrezza. Ora questo messaggio è arrivato fino a voi. Fatelo circolare! Altrimenti, potreste perdere l'opportunità, anche se non bevete, di far capire a molte persone che la vostra stessa vita è in pericolo.



Daniele Barbarotto

giovedì 7 maggio 2009

Un meraviglioso potere



Esiste un principio che opera miracoli e trasformazioni nella vita. Poggia su basi rigorosamente bibliche. Sto per parlarvi della riconoscenza deliberata e della lode a Dio IN TUTTE LE CIRCOSTANZE. Vi invito ad andare oltre una vostra prima reazione di sbalordimento. Vi chiedo di leggere tutto ciò che segue con la massima attenzione e con fiducia totale. State per apprendere cose di portata rivoluzionaria. Nel vostro interesse, proseguite con calma e con la più larga apertura mentale possibile. Desidero indicarvi la strada più breve e sicura che porta alla felicità e alla soluzione dei vostri problemi. E allora, vi consiglio, come regola di vita, di ringraziare e lodare Dio per tutto quanto vi succede. Qualunque sia l'avversità che sta sconvolgendo la vostra esistenza, voi la muterete in benedizione, mettendovi tranquillamente a lodare e ringraziare Dio per questa difficoltà, che altro non è se non una prova. Quindi, domandate a Dio la capacità di scorgere la Sua mano in ogni difficoltà, di accettare le difficoltà e di rallegrarvene! Giunti a questo punto, vedrete sparire miracolosamente la maggioranza dei vostri problemi. Ora mi sembra appropriato mostrare almeno alcuni dei passaggi in cui la Bibbia espone questo segreto vincente. "Rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio ..." (Efesini 5:20) la vostra vita si trasformerà in maniera meravigliosa. L'apostolo Paolo esorta: "State sempre lieti, pregate incessantemente, in ogni cosa rendete grazie; questa è infatti la volontà di Dio ..." (1 Tessalonicesi 5:16-18). Nel libro dei Salmi (36:4) si legge: "Cerca la gioia nel Signore, esaudirà i desideri del tuo cuore." Ecco una potente preghiera da recitare: "Signore, apri le mie labbra e la mia bocca proclami la tua lode." (Salmi 50:17) Dio gradisce la nostra lode alla Sua grandezza e che apprezziamo il Suo perfetto modo di operare.Un atteggiamento di lode sprigiona la potenza di Dio nella nostra vita e nelle nostre situazioni, mentre un atteggiamento costituito da lamentele e recriminazioni la blocca.Fin qui la teoria, ora vediamo come il principio del lodare Dio sempre e comunque funziona nella vita pratica quotidiana. D'accordo? Ecco una esperienza vissuta. La traggo liberamente da un libro.Il padre di Jim si ubriacava da ben 30 anni. In tutti questi anni la madre di Jim e più tardi egli stesso e sua moglie avevano pregato perché Dio lo guarisse, ma senza ottenere il risultato desiderato. Il padre di Jim rifiutava di ammettere la sua dipendenza dall'alcol. Inoltre si arrabbiava tutte le volte che si cominciava a parlare di questioni religiose.Un giorno, ad una riunione cristiana, Jim sentì parlare della forza che si libera quando cominciamo a lodare Dio per ogni difficoltà della nostra vita, invece di supplicarLo di cambiare le circostanze che ci sono sgradite. Jim portò con sé una registrazione e la fece ascoltare ai suoi amici. Poi, un giorno, fu colpito da quest'idea: non aveva mai pensato di lodare Dio per la situazione in cui si trovava suo padre. Tutto eccitato ne parlò a sua moglie: "Cara, dobbiamo ringraziare Dio e lodarLo per il fatto che mio padre è alcolizzato, perché fa parte del piano meraviglioso che Egli ha per la sua vita."Nel corso della giornata ringraziarono e lodarono Dio per ogni aspetto della situazione così come era. La sera si sentirono ricolmi di una gioia e di una speranza completamente nuove, mai provate prima.Il giorno dopo i genitori arrivarono a mezzogiorno per la consueta visita della domenica. Il padre di Jim aveva l'abitudine di renderla brevissima e di lasciare suo figlio appena terminato il pranzo. Ma questa volta, mentre beveva il caffé, chiese lumi su Gesù. Seguì una lunga, sincera, discussione e i genitori rimasero fino a sera. Alcune settimane dopo, il padre di Jim ammise di essere alcolizzato. Si rivolse a Gesù Cristo e fu completamente liberato dall'alcol. Ora, insieme con la sua famiglia, racconta a tutti coloro che lo conoscono come Dio agisce mediante la lode e la gratitudine. "E pensare che per 30 anni abbiamo pregato perché Dio trasformasse papà; abbiamo trascorso solo una giornata a lodarLo per il suo stato e guardate che cos'è successo!" racconta Jim.Lodare Dio per una situazione difficile (liti, malattie, depressione, alcolismo, tossicodipendenza, ecc.) significa letteralmente che accettiamo e approviamo queste circostanze come facenti parte del piano di Dio per la nostra vita. Lodando e ringraziando dimostriamo di credere che un Padre onnipotente e amoroso sta operando per il nostro bene. Lodando e ringraziando (a prescindere dalle sensazioni che possiamo provare) mostriamo di credere che Dio realizza nella nostra vita la Sua promessa che farà cooperare ogni cosa per il nostro bene se Lo amiamo. E' difficile capire perché Dio permette che accadano certe cose, ma dobbiamo aver fiducia in Lui: Lui ci ama ed ha un piano per noi. Attraverso la nostra lode e il nostro ringraziamento, noi permettiamo a Dio di operare in modo soprannaturale.Sta scritto nelle Sacre Scritture: ".... tutto concorre al bene di coloro che amano Dio ..." (Romani 8:28). Vi trovate proprio ora in una situazione difficile? Avete torturato le vostre meningi nel tentativo di comprendere perché tutto ciò vi accade? Lasciate perdere tutti questi ragionamenti. Accettate la verità che Dio vi ama veramente ed ha permesso queste circostanze perché sa che serviranno per il vostro bene. LodateLo per quello che ha permesso nella vostra vita. Evitate l'ansia, il rimuginare. Affidate voi stessi e la vostra situazione a Dio e lasciatelo lavorare in santa pace per tutto il tempo che sarà necessario. Qualcosa di bello succederà di sicuro!

Daniele Barbarotto

lunedì 4 maggio 2009

Il riso è buono




Sai che ridere fa bene? / Vanno via le tue pene. / Quando sei d'umore nero, / ti va male. Non è vero?/ Belle cose tu racconta, / non temere alcun'onta. / Ti vedranno con piacere: / tutti avrete da godere.


Daniele BARBAROTTO

domenica 3 maggio 2009

Chi sono i bambini indaco?




I bambini indaco sono i bambini della Nuova Era. Sono bambini con delle capacità straordinarie, anche molto diverse tra loro. Alcuni sono molto sensitivi, altri - super psichici - hanno doti di telepatia, telecinesi, psicocinesi e veggenza. Ci sono bambini che sono praticamente immuni a qualsiasi tipo di malattia. Ma a parte questi estremi, ci sono moltissimi bambini - circa l'80% dei nuovi nati dal 2000 ad oggi (dati forniti da Kryon, entità angelica canalizzata da Lee Carroll) - che hanno queste caratteristiche: precoci, intuitivi, consapevoli, sensibili e non di rado sensitivi. Essi possiedono un'energia interiore subito percepibile, non si adeguano agli abituali modelli di comportamento, agiscono in base a leggi proprie, non fanno niente sotto costrizione, non si accontentano di risposte facili. Questi bambini hanno un grande compito: riportare pace e armonia in un mondo che sembra avere perso il buon senso e i valori fondamentali della Vita. Essi nascono su questo pianeta per essere messaggeri e creatori di una Nuova Era. Potranno farlo però se non tarperemo loro le ali e sapremo farli crescere ed evolvere nel modo corretto. Si hanno notizie di nascite in massa di questi bambini sin dall'inizio degli anni '80, ma mai come ora stanno scendendo fra di noi per portare più Luce e consapevolezza all'umanità. I dati recenti dicono che circa l'80% dei nuovi nati hanno le caratteristiche dei bambini indaco. Quindi si sta dando l'opportunità a tutte le famiglie di avere al proprio interno un maestro che le guiderà verso la Nuova Era. E' una grande opportunità che abbiamo tutti. Speriamo che la maggior parte di noi sia in grado di apprezzare e onorare al meglio questo grande dono del Cielo.


Liberamente tratto da: http://www.angelinet.com/actuality/indaco1.asp

DANIELE BARBAROTTO

venerdì 1 maggio 2009

Un potente segreto

Prima d'ogni cosa Iddio lodate; / con tutto il cuore il Padre ringraziate. / Meditate per batter giorni brutti / e per maturare copiosi frutti. / Trovate la forza nella preghiera / dal primo mattin fino a tarda sera. / I problemi presentate al Signore: / ciascuno di voi sarà vincitore. / Osate chiedere: vi sarà dato. / Picchiate: l'uscio verrà spalancato.

Daniele Barbarotto