lunedì 24 ottobre 2011

Terremoto in Turchia ... tanti morti e feriti


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Nei media forse se ne parla poco ... ma se
se ne parlasse di più, sarebbe forse meglio?
Gli aiuti internazionali, come avviene di solito,
si muovono con incomprensibile, stolta lentezza.
Non solo ci sono dei morti (non si sa bene quanti)
ma molte persone d'ogni età sono sotto le macerie:
possono essere salvate solo da interventi tempestivi.

La Rete è mobilitata ... qualcosa si sta facendo, ma
è chiaro che dobbiamo fare meglio rispetto a quanto
si è fatto in passato. La Turchia poi è uno dei Paesi
che quando si verifica un sisma, i morti sono tanti.
Pregare? Certo! Preghiamo che lo Spirito di Dio
ci renda tutti più saggi, generosi e pronti pure
a sollecitare le Autorità preposte affinché si
diano da fare celermente. Ogni vita umana
è sacra, i morti sono sempre troppi, al di
là delle cifre. Le case e i palazzi si sono
letteralmente sbriciolati, perché l'uomo
è un animale imbecille, duro, cocciuto.

Quando si adoperano materiali scadenti
e non si tengono nel debito conto i criteri
antisismici, appena arriva un terremoto,
arriva nel contempo la tragedia, i lutti.
Inutile precisare che la colpa non è
di Dio ... A quelli che si domandano:
"Perché Dio consente 'sti drammi?",
rispondo che Dio ci lascia liberi di
fare scelte sbagliate ... e se noi
facciamo scelte sballate, è chiaro
che ne subiremo le conseguenze.

Questo discorso a qualcuno magari
non piace, però le cose così stanno.
Comunque, a noi tocca fare quello
che è nelle nostre possibilità per
porgere un aiuto. Ed anche una
preghiera è una forma di aiuto.
"Signore Iddio, Tu che ci ami
da tutta l'eternità ... manda i
tuoi santi Angeli in modo che
i soccorsi alla popolazione turca
terremotata giungano in modo
più rapido e si possano salvare
delle vite. Signore, grazie di tutto!".

Daniele Barbarotto

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