Ci sono persone che non sanno, in concreto, cosa voglia dire la parola "perdono". Nel loro vocabolario non c'è il termine "perdono", c'è solo il termine "risentimento". E quest'ultimo crea un sacco di problemi, anche di salute. Quando si perdona, invece, ci si sente finalmente più leggeri e felici. Ma perdonare non è facile. Non è facile perché spesso in noi c'è pochissimo amore. E meno amiamo, meno siamo capaci di perdonare. Più amore alberghiamo nel cuore, più siamo capaci di perdonare. "Si perdona finché si ama." (François de La Rochefoucauld). Anche il libro dei libri sostiene che il perdono nasce dall'amore. Amare significa accettare le persone così come sono, coi loro pregi e i loro difetti e in qualunque modo si comportino nei nostri riguardi. "L'amore è paziente, è benigno; l'amore non invidia, non si mette in mostra, non si gonfia, non si comporta in modo indecoroso, non cerca le cose proprie, non si irrita, non sospetta il male; non si rallegra dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità, tollera ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa." (Bibbia). Perché perdonare ci risulta, normalmente, difficile? Perché dimentichiamo che anche noi abbiamo bisogno di essere perdonati. Chi pensa di essere migliore degli altri, scivola in una brutta illusione. Una buona idea per riuscire a perdonare è, quindi, quella di pensare se stessi come ai possibili offensori. "Noi siamo tutti impastati di debolezze e di errori: perdonarci reciprocamente le nostre balordaggini è la prima legge di natura." (Voltaire). Amico, se non perdoni, stai segando il ramo sul quale stai seduto. Perdona, semina perdono, perdona sempre e con tutto il cuore. Da qualche parte ho letto il seguente bellissimo pensiero: "Perdonare è liberare un prigioniero e scoprire che quel prigioniero eri tu." Sì, perdonando ci liberiamo dal rancore e da un numero incalcolabile di negatività. "Chi non sa perdonare spezza il ponte sul quale egli stesso dovrà passare" dice un proverbio. E per concludere, un curioso, divertente e saggio aforisma uscito da una penna geniale, magica: "Perdona sempre i tuoi nemici. Nulla li fa arrabbiare di più." (Oscar Wilde).
Daniele Barbarotto
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