"Non mangiate carne almeno il lunedì." Questa la proposta dell’ex Beatles Paul McCartney. Vegetariano da parecchi anni, è stato l’ultimo vip in ordine di tempo a prestarsi come testimonial nelle campagne di Peta per un’alimentazione vegetariana. In un’intervista al periodico "The Grocer" invita i britannici a fare a meno della carne per un giorno alla settimana. Obiettivo dei lunedì vegetariani lanciati dal cantante è combattere i cambiamenti climatici. Effettivamente dal punto di vista dell’effetto serra la carne è peggio del Suv. Produrre un chilo di carne, praticamente, vuol dire introdurre nell’atmosfera tanta anidride carbonica (il gas dell’effetto serra) quanta se ne produce guidando per tre ore un Suv e lasciando per giunta le luci di casa tutte accese. Senza contare che per nutrire il bestiame si sottraggono enormi quantità di acqua e terreno agricolo alla produzione di cibo destinato agli uomini. La carne “restituisce” solo una piccolissima parte del nutrimento che un animale ha consumato durante la sua vita. Per ottenere un chilo di carne ci vogliono da 3 a 10 chili di proteine vegetali e 16.000 litri d’acqua. Nell’intervista a "The Grocer" McCartney ha precisato che i lunedì vegetariani sono un po’ come svolgere attività fisica, con in più il vantaggio di favorire l’ambiente. Ha pure evidenziato che una delle più significative conclusioni di un rapporto Onu sui cambiamenti climatici è proprio che bisognerebbe mangiare meno carne. Per allevare gli animali occorrono quantità enormi di acqua e granaglie; inoltre si produce tanto inquinamento che concorre ad aggravare l'effetto serra. Questa idea dei lunedì vegetariani può costituire davvero una valida soluzione per ridurre l’inquinamento e l’effetto serra. E' una proposta che merita di essere accolta.
Daniele Barbarotto
Daniele Barbarotto
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