giovedì 22 ottobre 2009

Etilista



Con la sua turpe mimica
mette a soqquadro l'aria.
Ogni giorno va a braccetto
con gli eccessi alcolici.
Alza il gomito più del dovuto
e ha un modo di vivere infernale.
Si scola un bicchiere dopo l'altro,
saetta intorno sguardi malati;
i suoi occhi sono confusi, torbidi;
il suo linguaggio è intriso
di banalità, volgarità e assurdità.
Il suo intelletto ottenebrato
cattura mosche, ragni e scarafaggi.
Il popolino lo chiama ubriacone
e lo prende in giro regolarmente.
E' proprio un povero diavolo
triste, debole e senza ideali.
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Daniele Barbarotto


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