domenica 1 marzo 2009

Ricercare senza preconcetti


Il mio fare ricerche a 360 gradi mi ha salvato dalla fossilizzazione intellettuale e da certa teologia limitativa. Io sono dell'avviso che ciò che conta di più è la crescita spirituale. Con l'ausilio di una religiosità autenticamente vissuta e non più dogmaticamente trasmessa, credo che possiamo compiere sbalorditivi progressi spirituali e sperimentare una pace del tutto nuova e profonda. Di persone spiritualmente evolute ce ne sono poche in circolazione. Molte persone sono indottrinate, quindi eccessivamente compiaciute, presuntuose e ottuse. Queste persone si lasciano imbambolare dalle omelie ecclesiastiche e pensano di avere un'ottima relazione con Dio. Secondo Lancelot Andrews, prelato e scrittore inglese, le cose in realtà stanno in modo assai diverso: "Tanto più vicini alla Chiesa, tanto più lontani da Dio." Perché sto facendo questi discorsi e riferendo questa citazione? Perché io sono un difensore dello studio libero contro la fede che si cristallizza e si chiude ad una conoscenza progressiva della Verità. Una fede simile è nociva, perché oscura le coscienze. Oggi più che mai c'è bisogno di un'accelerazione nello sviluppo spirituale. C'è bisogno di costruire nuovi ponti tra le religioni, i popoli e le culture. C'è bisogno di autentico, libero dialogo tra le religioni, passo necessario per giungere all'abbattimento dei muri di sospetto e di incomprensione. Troppa gente, troppe cosiddette guide spirituali e troppi politici sono più ciechi delle talpe! Se vogliamo conoscere la Verità che libera, dobbiamo rimboccarci le maniche e fare ricerche libere, indipendenti e sincere, ricordandoci che dobbiamo rendere conto del nostro operato anzitutto a Dio e alla nostra coscienza.

DANIELE BARBAROTTO

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