Thich Nhat Hanh, monaco zen, poeta e dinamico sostenitore dei processi di pace, è col Dalai Lama una delle figure più rappresentative del Buddhismo mondiale. Ordinato monaco all’età di 16 anni, ha interpretato e promosso, fin dalla giovinezza, il buddhismo quale strumento portatore di pace, riconciliazione e solidarietà nella società. Nel 1964, durante la guerra del Vietnam, ha creato il movimento di resistenza nonviolenta dei "Piccoli Corpi di Pace": gruppi di laici e monaci che si recavano nelle campagne per allestire scuole, ospedali e ricostruire i villaggi bombardati. Nel 1967, mentre si trova negli Stati Uniti, incontra Martin Luther King. Due anni dopo, costretto all’esilio, ha dato vita alla Delegazione di Pace Buddhista, che ha partecipato alle trattative di pace di Parigi. Dopo la firma degli accordi, gli è stato rifiutato il permesso di rientrare nel suo Paese. Si è quindi stabilito in Francia, dove nel 1982 ha fondato una comunità di monaci e laici nei pressi di Bordeaux, nella quale insegna l'arte di vivere in "consapevolezza". Ai suoi ritiri partecipano ogni anno migliaia di persone, provenienti da ogni parte del pianeta. Solo nel gennaio del 2005, dopo 39 anni di esilio, su invito ufficiale del governo vietnamita, ha potuto trascorrere tre mesi in Vietnam. È poi ritornato in Vietnam nel febbraio del 2007 per un tour di 10 settimane, durante il quale ha tenuto discorsi davanti ad occidentali e vietnamiti, attratti dalle sue lezioni. I suoi numerosi e affascinanti libri sono stati tradotti in molte lingue. Leggete con attenzione massima alcuni suoi pensieri, che riporto qui di seguito: "Non adorerò ciecamente e non mi vincolerò a nessuna dottrina, credenza o ideologia, compreso il buddhismo. Considero ogni sistema di pensiero una guida lungo la via, e non ritengo nessuno di essi la verità assoluta. Non penserò che la conoscenza che attualmente possiedo sia la verità assoluta e immutabile. Eviterò di avere una mente ristretta, limitata alle mie opinioni attuali. Praticherò il non attaccamento alle credenze per rimanere aperto al punto di vista degli altri. La verità si trova nella vita, non nelle nozioni intellettuali. Mi manterrò sempre disponibile a imparare dalla vita, osservando costantemente la realtà in me stesso e nel mondo. Non costringerò con alcun mezzo altre persone, compresi i bambini, ad adottare le mie credenze, né con l'autorità, né con la minaccia, il denaro, la propaganda e nemmeno con l'educazione. Invece, attraverso il dialogo compassionevole, aiuterò gli altri ad abbandonare il fanatismo e la chiusura mentale. Non eviterò il contatto con la sofferenza, non chiuderò gli occhi davanti al dolore. .... Vivrò in modo semplice, condividendo il mio tempo, la mia energia e le mie risorse materiali con coloro che ne hanno davvero bisogno. Non alimenterò rabbia e odio. Non appena rabbia e odio insorgeranno, praticherò la meditazione sulla compassione allo scopo di comprendere profondamente la persona che ne è stata occasione. Mi eserciterò a guardare gli altri esseri con gli occhi della compassione. Non mi disperderò nella distrazione e nei molteplici stimoli esterni. Praticherò l'attenzione cosciente al respiro allo scopo di ricomporre la mente, di sviluppare la consapevolezza, la concentrazione e la comprensione. Non proferirò parole che possano creare discordia e causare fratture nella comunità. Farò tutto il possibile per riconciliare e risolvere i conflitti, anche il più piccolo. Non dirò parole non veritiere per interesse personale ne' per impressionare gli altri. Non proferirò parole che causino divisione e odio. Non diffonderò notizie di cui non ho io stesso certezza. Non criticherò e non condannerò fatti non accertati. Parlerò sempre in modo veritiero e costruttivo. Avrò il coraggio di pronunciarmi apertamente in tutti i casi di ingiustizia, anche quando ciò possa minacciare la mia sicurezza personale. Non eserciterò una professione dannosa agli uomini o alla natura. Non investirò denaro in attività economiche che privino altri esseri delle risorse vitali. Sceglierò un lavoro in armonia con la realizzazione del mio ideale di compassione. Non ucciderò e non permetterò ad altri di uccidere. Mi adoprerò con ogni mezzo per proteggere la vita e prevenire la guerra. Non mi approprierò quello che di diritto appartiene agli altri. Rispetterò la proprietà altrui, ma mi batterò perché nessuno si arricchisca provocando sofferenza agli uomini e agli esseri viventi. Non maltratterò il mio corpo, ma lo tratterò con rispetto ... " (Thich Nhat Hanh). Come avete potuto notare, quest'autentico UOMO DI PACE ha un modo di esprimersi limpido, scorrevole, senza fisime intellettualistiche. Mi va di ricordarvi: pensate con la vostra testa! Quelli che non pensano con la loro testa, sono banderuole e non uomini. Fate in modo di non dipendere dall'autorità e dall'influenza altrui. Tenete presente che avete una mente e che pertanto siete capaci e liberi di pensare! Pensate sempre meglio e ascoltate il vostro cuore!
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Daniele Barbarotto (Napoli)
venerdì 9 gennaio 2009
Amici, questa è vera Saggezza!
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