sabato 31 gennaio 2009

Autobus atei: a chi danno tanto fastidio?


Sento dentro di me che non posso esimermi dal dire due parole a difesa della libertà di espressione. Questa sacrosanta libertà deve valere per tutti: cristiani, credenti di altre religioni, agnostici, atei, ecc. Se viene negata questa libertà, finisce sotto i piedi uno dei più elementari diritti umani. Occorre che ci sia per tutti effettiva libertà di parola e di scrittura, affinché la religione dominante non degradi ad uniformità imposta. Premesso questo, è chiaro che a me non danno nessun fastidio gli autobus con messaggi atei. Siamo nel terzo millennio e ancora ci sono dei tipi che respingono sdegnosamente tutto quanto non rientra nello stretto ambito di dogmi polverosi o di pregiudizi più o meno secolari. Costoro quanto più sono di mentalità ottusa tanto più sono aggressivamente intolleranti. I fanatici, com'è risaputo, hanno delle concezioni riduttive e pretendono che tutti le condividano. Essi non sanno discutere, sanno soltanto insultare. A questo punto, faccio una precisazione: pur essendo cristiano (in pectore), il mio pensiero è non denominazionale. Per intenderci meglio, le mie posizioni sono vicine a quelle della New Age. E sono un convinto assertore della tolleranza. Chi vuole imbavagliare atei e agnostici, ovviamente non è tollerante. Io credo in Dio, ma non in quel Dio che solitamente viene predicato dai pulpiti. Per me, esiste il Campo unificato di coscienza (o Spirito Universale, o Energia cosmica, ecc.). Quando parlo o scrivo, espongo le mie reali opinioni in modo rispettoso, senza voler imporre le mie vedute a nessuno. Ascolto tutti e leggo di tutto liberamente, ma l'autorità che riconosco valida per me è la mia coscienza. Io cerco il più possibile di dare retta alla mia voce interiore e di adottare uno stile di vita più conforme a quella che stimo essere la volontà suprema dello Spirito Universale. Contemporaneamente, cerco di allargare la mia visione dell'universo, tenendomi aggiornato sulle diversità culturali, politiche e religiose. La tolleranza attiva ed il rispetto della dignità umana mi permettono di guardare positivamente alla società globale in cui i diversi modi di pensare e di vivere possono coesistere mantenendo intatta la propria identità. Fanatici, settari e dogmatici d'ogni risma si mettano l'anima in pace perché tanto la planetizzazione dell'umanità è in atto e proseguirà. Questo processo di evoluzione spirituale toglie il sonno agli esaltati, ai portatori di paraocchi e agli intolleranti, ma dobbiamo accelerarlo. Senza tolleranza non c'è libertà; senza libertà non c'è evoluzione; senza evoluzione non c'è benessere. Io sono consapevole di scrivere onestamente, e questa certezza mi procura una pace ineffabile. Il mio obiettivo primario è di amare lo Spirito Universale e avere un alto livello etico, onde influire beneficamente e con amore su quanti mi circondano, trasmettendo, pacatamente, ad essi un senso di tolleranza, di autenticità e di unità che li spinga verso una vita più gioiosa, sana e costruttiva.
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Daniele BARBAROTTO

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