"Non essere vinto dal male,
ma vinci il male con il bene."
(Romani 12:21)
Sentendosi di cattivo umore, il direttore di una ditta
imprecò e urlò a squarciagola contro l'amministratore.
L'amministratore, giunto a casa, sgridò la moglie perché
secondo lui aveva comprato un vestito dal prezzo esagerato.
La moglie cacciò via la cameriera perché aveva rotto un piatto.
La cameriera tirò un calcio al cane che l'aveva fatta inciampare.
Il cane corse fuori spaventato e diede un morso a una signora
che per combinazione in quell'attimo si trovava a camminare lì.
La signora corse al pronto soccorso e fu sgarbata col giovane
medico perché facendole l'iniezione le aveva fatto un po' male.
Il medico tornò a casa e rimproverò la madre
perché la cena non era stata di suo gradimento.
La madre gli accarezzò dolcemente i capelli e gli disse:
"Figli mio, domani ti preparerò il tuo piatto preferito.
Ora sei stanco, hai lavorato molto e hai bisogno
di fare un buon sonno. Vado a sostituire
le lenzuola perché voglio che tu dorma
in un ambiente pulito e profumato.
Domani ti sentirai a meraviglia!".
Il cerchio dell'odio si era frantumato,
perché era andato a scontrarsi contro
la TOLLERANZA, il PERDONO e l'AMORE.
Se sei nel cerchio dell'odio, rammenta che
con la comprensione, con la disponibilità
a perdonare e soprattutto con l'Amore,
lo puoi neutralizzare assai facilmente.
Nel raccontino sopra citato si parla
di automatismi negativi, irritanti,
frustranti e produttori di male.
Si parla di cose che di solito facciamo
meccanicamente, istintivamente,
cui non prestiamo attenzione.
Sembrerebbero insignificanti,
ma, in realtà, come sassi gettati
nell'acqua, le loro ripercussioni vanno
ad allargarsi in modo vario, sorprendente.
Questi gesti generano conseguenze
che si espandono nello spazio-tempo.
Non sappiamo cosa causeranno
certe nostre azioni o reazioni,
ma se mettiamo in circolo
azioni belle e positive,
faranno certamente
bene a tanta gente.
Tuttavia il cerchio della negatività
possiamo e dobbiamo spezzarlo,
sia che l'abbiamo iniziato noi,
sia che ci siamo finiti dentro
in modo del tutto casuale.
Siamo gli artefici
o i propagatori
d'un evento
negativo?
Possiamo scegliere
di neutralizzare
la perversa
spirale!
Teniamo
presente
che pure
un piccolo
atto buono
ha virtuose
ripercussioni.
Può trasmettere
gioia e gratitudine,
innescando un nuovo
automatismo produttore
di bontà per molte persone.
Che ciascuno di noi faccia sì
che la giornata prenda una piega
positiva e possa rendere la vita migliore
a sé stesso e alle persone che gli capiterà
di incontrare nel corso di questo buon giorno.
La parabola suddetta ci fornisce
una spinta motivazionale benefica
atta a fermare il flusso di negatività.
Reagire con positività porta a fabbricare
cambiamenti belli e gradevoli per tutti.
Non è così difficile come potrebbe
apparire in un primo momento.
Daniele Barbarotto
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