domenica 10 ottobre 2010

Siate Maestri di voi stessi


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E' opportuno prendere posizione quando si sente che si e' nel giusto, e' tempo che, chi e' nobile d'animo, si manifesti con forza e determinazione e porti a termine i progetti, anche quelli gia' iniziati da altri uomini prima di lui, perche' adesso eleveranno molte persone. Nulla di male puo' toccare colui che emana una naturale radianza, perche' sa che il Divino lo ama! Ora e' tempo di essere disponibili : si ha la funzione di nutrire o far funzionare un'organizzazione o una famiglia o una grande struttura, molte persone contano su di voi e voi siete l'amico di cui fidarsi. E' tempo ora di condividere cio' che avete, quello che conoscete, quello che siete : insegnate sia con l'esempio, sia utilizzando doti comunicative. Occorre trovare equilibrio tra cielo e terra, tra dentro e fuori di se', e' tempo di imparare la perseveranza, la lealta', la pazienza. Occorre divenire maestri di equilibrio, maestri di se' stessi, per perseguire il cammino di elevazione che questo momento richiede, riconoscendo il Divino che è in noi.


Liberamente estrapolato da: http://www.spaziosacro.it/


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giovedì 7 ottobre 2010

Meditazione per migliorare il mondo


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Siamo in un momento di grandi cambiamenti.
Il nostro compito è trasformare in energie nuove
e consapevoli tutto ciò che non è ancora allineato con l’amore.

Il Portale 10/10/10 sarà un potente mezzo di trasformazione
per l’uomo che vuole migliorare se stesso e l’intero pianeta.
Tutto avverrà attraverso un cambiamento di frequenze vibrazionali.
Queste nuove frequenze doneranno il potere dell’Amore a coloro che sono pronti a riceverlo.

Il gruppo Cuori Radianti – Effetto Meissner propone 10 minuti di meditazione dalle ore 10:00 alle ore10:10
di domenica 10/10/10, con l’intento di collegarci tutti a questa nuova energia.
Basterà chiudere gli occhi, rilassarsi e immaginare di essere immersi in una meravigliosa luce dorata.

http://www.facebook.com/event.php?eid=131853923532501
http://www.facebook.com/group.php?gid=191412763277

Io invito in particolare i 4.000 membri di TU SEI LUCE D'AMORE
a partecipare al suddetto evento. Grazie. Namasté!
Un abbraccio di luce e amore a tutti!!

Daniele Barbarotto
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Un invito alla solidarietà, alla cooperazione e alla pace !!!

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"Accordaci la Tua protezione,
e fa' che possiamo sempre vivere in armonia.
Fa' che i nostri intenti siano sempre comuni,
e che i nostri studi e riflessioni portino frutto.
Fa' che insieme possiamo lavorare
e compiere eroiche imprese,
senza mai litigi che avvelenino
la nostra concordia."
(Rig Veda)

Grazie, Dio, perché sei sempre con noi
e vigili sui nostri passi e le nostre attività.
Grazie perché ci aiuti a vivere in modo sereno.
Grazie perché ci metti nel cuore mete nobilissime.
Grazie perché ci guidi nella scoperta di più alte Verità.
Grazie perché ci sostieni mentre lavoriamo per costruire
un mondo migliore, più libero, più giusto, più bello, più umano.

Daniele Barbarotto
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venerdì 16 luglio 2010

Credi nei tuoi sogni: diventeranno realtà!

Se vuoi avere successo, segui i tuoi sogni; perché quello che riceverai è determinato dalle tue aspettative. Se nutri pensieri positivi, nella tua vita entreranno cose bellissime; se indugi prevalentemente in pensieri negativi, avrai una vita miserabile. Devi cambiare il tuo modo di pensare prima che tu possa sperimentare cambiamenti nella tua vita. Ogni giorno devi scegliere di vivere con l’atteggiamento di chi si aspetta di ricevere cose buone. Quando ti alzi al mattino, la prima cosa che dovresti fare è dire qualcosa come: “Oggi è un grande giorno, pieno di successi per me!". Aspettati che le circostanze cambino in tuo favore. Aspettati che le persone cambino strada per venire in tuo appoggio. Aspettati di trovarti al posto giusto nel momento giusto.

Aspettati che davanti a te si presentino numerose opportunità. Aspettati di eccellere nel tuo lavoro. Aspettati di elevarti al di sopra delle difficoltà. Se non sviluppi l’abitudine di aspettarti che le cose migliorino, esse non miglioreranno. Devi cominciare a credere che stai per ricevere cose buone, e le riceverai! Tutto ciò che devi fare è cominciare ad aspettarti cose buone nella tua vita e cominciare a credere in un futuro favoloso.

Devi guardare attraverso i tuoi occhi mentali e cominciare a vedere te stesso felice, sano e completo. Comincia a credere e ad attendere che cose buone maturino nella tua vita. Devi prendere una decisione cosciente, compiere un atto di volontà per mantenere un atteggiamento di aspettativa e tenere la tua mente piena di quei pensieri ottimistici.

Ogni mattina scrivi dieci cose per cui sei grato. Poi pensa a quella lista più volte nella giornata. Leggila, rileggila e rifletti. Continua con questa abitudine giorno dopo giorno, settimana dopo settimana. In tal modo, programmerai costruttivamente la tua mente, e la tua situazione comincerà a cambiare.

Riempi la tua mente con pensieri di ottimismo, fiducia e successo. Sviluppa una nuova visione, aspettandoti che le cose cambino in meglio.Così la tua vita muterà davvero. Molte persone sabotano le loro aspettative con commenti negativi. Conosciamo tutti qualcuno che dice: “Sono sempre sfortunato! Non mi succede mai nulla di buono! Sono pieno di problemi e di guai!”. Evita ad ogni costo frasi del genere. Devi avere pensieri positivi di vittoria, di abbondanza, di salute; pensieri buoni, coraggiosi, eccellenti.

Aspettati cose buone se vuoi che si verifichino. Aspettati di espanderti. Aspettati di riuscire. Alzati ed affronta ogni giorno con entusiasmo, sapendo che l'Universo ha grandi cose pronte per te. E anche quando le circostanze non girano dalla tua parte, non lasciare che questo ti butti giù. Tieni la tua mente fissa nella giusta direzione. Se farai la tua parte, attivando una fiduciosa aspettativa, farai esperienze meravigliose, vivendo ad un livello che non hai mai osato immaginare!

Daniele Barbarotto

martedì 1 giugno 2010

Il nuovo siamo noi


Oggigiorno si parla molto di spiritualità. L'interesse verso questa materia è in rapido e vertiginoso aumento. Trovo che ciò sia confortante. Se sempre più persone amano approfondire le questioni spirituali questo, a mio avviso, vuol dire che c'è speranza per il mondo, che è possibile l'avvento di un'umanità migliore. Ma, affinché si verifichi un cambiamento globale, è necessario un cambiamento individuale.

Un abbraccio e fiori di luce a tutti.

Daniele Barbarotto

mercoledì 21 aprile 2010

CONSAPEVOLEZZA TOTALE



"Non importa cio' che fate, ma in che modo lo fate. Potete correre, danzare, viaggiare, lavorare, fare l'amore, o qualsiasi altra cosa, ma provate a farla in uno stato di totale attenzione. Insomma, cercate di osservare e vivere in maniera integrale ogni esperienza come se fosse la cosa piu' importante del mondo. Ecco, allora, che ogni attimo della vostra vita, diventando fecondo, vi regalera' il suo messaggio piu' profondo, creando cosi' una solida premessa per l'immortalita'." (Roberto Casini)

Accrescere la Forza Vitale, ampliare la Conoscenza ed espandere La Coscienza sono le tre componenti essenziali per poter conseguire la Consapevolezza totale e ottenere la Pace, l'Amore e la Realizzazione!

Illuminazione e Consapevolezza
http://www.youtube.com/watch?v=9c63rDOlknU

A tutti voi auguro: BUONA CONSAPEVOLEZZA!

Daniele Barbarotto

mercoledì 14 aprile 2010

Cosa state cercando?



Cosa stiamo cercando? L'Amore? La salute? La felicità? La bellezza? L'abbondanza? Qualunque cosa stiamo cercando è dentro di noi. Io oggi vi propongo di cercare l'armonia e mi piace a tale scopo condividere con voi un pensiero dell'Illuminato: " ... se riuscirete a praticare un po' di introspezione nelle vostre azioni, un po' di controllo sulle vostre parole e un po' di osservazione dei vostri pensieri, ciò sarà per voi un rifugio e un riparo ... Mettete in pratica buone azioni, che apportino felicità agli altri. Chi fa buone azioni e sta attento, diverrà armonioso nel corpo, nella parola e nella mente." (Buddha). Vi lascio con un abbraccio di luce!

Daniele Barbarotto

venerdì 2 aprile 2010

Tu non sei polvere


Si pensa, talvolta, che di draghi non ce n’è più neanche uno. E neppure di prodi cavalieri. E neppure l’ombra di una principessa che vaghi per foreste misteriose, incantando col suo sorriso cerbiatti e farfalle.

Pensiamo, talvolta, che la nostra sia un’età senza più frontiere, senza più avventure. Il destino è al di là dell’orizzonte; quelle ombre che passavano al galoppo, rilucenti, si sono ormai dileguate.

Che bello, sbagliarsi! Principesse e cavalieri, incantesimi e draghi, avventura e mistero… non solo sono qui pure adesso, ma sono tutto quel che c’è e c’è sempre stato!
Nel nostro secolo, hanno mutato d’abiti, s’intende, i draghi indossano uniformi oggi, vanno in giro in assetto da guerra, in tenuta da pronto intervento.
I demoni della società, stridendo, piombano su di noi se solleviamo gli occhi da terra, se ci azzardiamo a svoltare a destra laddove ci hanno ordinato di girare a sinistra. Talmente astute si sono fatte le false apparenze che principesse e cavalieri possono celarsi gli uni alle altre, possono celarsi persino a sé medesimi.

E tuttavia maestri di realtà vengono ancora a noi, in sogno, a dirci che non abbiamo giammai perduto lo scudo che occorre contro i draghi, che sta in noi cambiare il mondo come ci pare e piace. L'intuito non mente allorché ci bisbiglia:
Non sei polvere, tu sei magia!

(Richard Bach, “Un ponte sull’eternità”)


Auguro ai miei Lettori di trascorrere una BUONA PASQUA.

Daniele Barbarotto

mercoledì 31 marzo 2010

Abbracciate gli alberi!

Se vi capiterà di andare in Australia troverete dei cartelli con l'invito "Abbraccia un albero!". Per gli indiani d'America abbracciare gli alberi è un rito che compiono regolarmente e volentieri. Alcune tribù dei nativi americani addirittura, quando nasce un bimbo, per un giorno lo stendono sotto un albero, quasi per procurargli una sorta di benedizione. Io ogni tanto abbraccio un albero, gli trasmetto amore, gli parlo con affetto, lo accarezzo. E l'albero mi ricarica di fantastica energia. Provare per credere!



Una curiosità: sapete che Buddha ricevette l'illuminazione sotto un albero? Non è meraviglioso?

SOTTO LA QUERCIA

Tranquillamente seduto / nella posizione del loto / ai piedi di una quercia / splendente di rugiada / con totalmente intatti / i profumi del bosco / ascolto il puro silenzio. / Odo favole antiche, eterne. / Anzi, vedo la Vera Luce. / (Leo Santapolenta).

P. S. Auguro a chi mi sta leggendo una BUONA PASQUA!

Daniele Barbarotto

mercoledì 17 marzo 2010

Domani è un altro giorno!


Pensa positivo, malgrado le batoste che prendi! Continua a credere, a ripetere, come Rossella di Via col Vento, che "dopotutto domani è un altro giorno!". Vedere la vita con lenti rosa non rende ingenui, ma più forti. Non significa essere superficiali, ma saggi. Vedere il bicchiere sempre mezzo vuoto invece limita, inaridisce, annerisce e soprattutto non risolve i problemi; anzi ne crea anche quando potrebbero essere evitati. Pensare negativo è una pessima abitudine che ci allontana da un pacato, corretto ed equilibrato approccio con la quotidianità; è una prigione che limita il nostro spazio d'azione; è la fonte di tanti nostri mali. Il pensiero positivo, al contrario, ci apre gli occhi e ci fa sorridere al nuovo giorno, ci riscalda il cuore con nuove aspettative e alimenta il fuoco della speranza! Pensare positivo ci fa godere della bellezza intrinseca delle cose: niente è scontato e nulla è insignificante. Ogni cosa ha un senso e ogni sconfitta rappresenta l'alba della prossima vittoria!

Daniele Barbarotto

venerdì 5 marzo 2010

La forza della gratitudine

“La gratitudine è la più squisita forma di cortesia.” (François de la Rochefoucauld).

Desidero parlarvi di quella fantastica vibrazione chiamata gratitudine. La gratitudine è la magia del vero Amore. La gratitudine trasforma il nostro respiro in una speciale energia in grado di donarci pace e gioia. Chiaramente, nel vivere con successo, uno dei fattori basilari è la gratitudine che esprimiamo a tutte le persone che in un modo o nell’altro ci fanno qualche favore. Esternando la vostra gratitudine risolverete con maggior facilità i problemi e realizzerete le imprese più strepitose. Ascoltate ciò che dice il vostro cuore.

Il vostro cuore sa come esprimere tutta la vostra riconoscenza. Tenete sempre a mente che una fortissima riconoscenza per i doni ricevuti dallo Spirito Universale e dalla gente è la base del successo più clamoroso. Vivete con fiducia assoluta nell’onnipotenza dello Spirito e ringraziatelo in continuazione. Lo Spirito vi ama incondizionatamente e vi insegna ad amare con tutto il cuore. Nello Spirito trovate la gioia più estesa, la pace che appaga completamente, tutte le risposte, tutte le soluzioni, tutti i successi meravigliosi che desiderate. Con la consapevolezza della presenza dello Spirito in voi potete vivere alla massima espressione. Abbiate fiducia nello Spirito e diteGli “Grazie!” più spesso che potete: farete quotidianamente esperienze bellissime, gratificanti e potenzianti.

Daniele Barbarotto

martedì 2 marzo 2010

Quanto siete soddisfatti?


L'insoddisfazione è presente in noi quando non ci sentiamo appagati, quando avvertiamo un malessere più o meno marcato. L’insoddisfazione è il contrario della soddisfazione. La parola "soddisfazione” deriva dal latino satisfacere, che letteralmente significa fare abbastanza, produrre il necessario. Satisfactum è perciò colui che possiede il necessario. Ed è proprio su quest’ultima parola, che si basa il significato autentico dei termini soddisfazione e insoddisfazione. A seconda, infatti, di quello che ognuno di noi considera necessario per sé stesso e per la propria vita, è possibile essere appagati o no, felici o meno. E' facile quindi capire come tanta parte della nostra felicità dipenda dalla capacità di intuire il “vero necessario”. Soltanto il vero necessario porta la felicità. Ci sono individui agiati o ricchissimi che hanno più del necessario e sono degli insoddisfatti cronici, dei depressi alla costante ricerca di stimoli che infine si rivelano inutili. E ci sono altri che vivono di poco e sono felici di quello (ciò non toglie comunque che ci siano dei ricchi felici e dei poveri infelici). Esistono persone che hanno speso un sacco di energia per avere la vita che reputavano “necessaria per essere felici” e invece sono sempre frustrate e inappagate, e altre che, con naturalezza, stanno bene senza sforzo nella loro esistenza. Dovete sapere che la maggior parte dei bisogni che credete di avere sono in realtà indotti dall’esterno, dai genitori, dagli insegnanti, dalla cultura e dalla società. Pensiamo di aver bisogno di determinate cose ma non è così, e una volta raggiuntele scopriamo che non ci sentiamo appagati. Se riuscissimo a fare silenzio, a far tacere tutte le voci non nostre che ci urlano nel cervello, e ci ponessimo in una condizione di massima semplicità, ben presto emergerebbe il nostro “vero necessario”, che è fatto proprio per noi e che è più raggiungibile di quanto supponiamo. Anzi, parecchie volte è già qui. Bisogna solo accorgersene. Quindi, lasciate perdere i soliti appagamenti. Senza uscire dalla vita che state facendo, rendete più semplice la vostra vita quotidiana, inserendo spazi e momenti in cui non fare nulla che sia finalizzato ai soliti bisogni. Questa astensione di qualche giorno vi aiuterà a capire se essi fanno parte del vostro “vero necessario”, quello che può rendervi felici.

Daniele Barbarotto

venerdì 5 febbraio 2010

La nobilissima arte di perdonare



Uno dei maggiori ostacoli all'evoluzione spirituale è l'incapacità di perdonare. Il perdono rende capaci di amare e di crescere, riconcilia con gli altri, risana l'anima e il corpo. In effetti il perdono è una fabbrica di guarigione psicofisica: guarisce tutto, principalmente le ferite provocate dal risentimento. Inoltre migliora le persone, i matrimoni, le famiglie e tutti i rapporti interpersonali.

Perdonare non significa dimenticare, poiché non c’è dato di perdere totalmente la memoria a nostro piacimento. Però si può fare a meno di rimuginare. Perdonare significa quindi andare oltre l’offesa che c’è stata fatta. Il perdono è uno stile di vita, una mentalità positiva. Alla domanda di Pietro: "Signore, quante volte perdonerò mio fratello se pecca contro di me? Fino a sette volte?"; Gesù rispose: "Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette"(Matteo 18:22). Perdonare è la scelta di amare gli altri così come sono.

Secondo quanto raccontano i Vangeli, alla donna adultera, che gli accusatori stavano per lapidare, Gesù accorda il perdono e la incoraggia a vivere una vita migliore. Gesù non scusa il peccato, non sminuisce la colpa; tuttavia non vuole condannare, bensì aiutare. La gente nutriva per quella peccatrice solo disprezzo e condanna, mentre Gesù le rivolse parole di conforto e speranza.

Perdonare significa convertire il male subìto in un gesto di accoglienza. Giuseppe fu venduto dai propri fratelli come schiavo agli egiziani. Più tardi passò due anni in prigione per qualcosa che non aveva commesso. Tornato libero e dopo essere salito tanto in alto da essere inferiore soltanto al Faraone, vennero i suoi fratelli a comperare il grano da lui. Inorridirono quando lo riconobbero, sicuri che avrebbe voluto vendicarsi. Ma Giuseppe disse loro, più o meno, queste parole: "Voi mi avete fatto del male, ma Dio ha saputo convertirlo in bene". Giuseppe fu un gran perdonatore e Dio lo benedisse in modo grandioso e stupefacente!

Gesù spiegò bene che se non perdoniamo, sabotiamo le nostre preghiere. Se non perdoniamo, pregare diventa un esercizio inutile. Se non perdoniamo, Dio non può esaudire le nostre preghiere. Sta scritto nei testi sacri: “Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate; affinché il Padre vostro, che è nei cieli vi perdoni le vostre colpe”(Marco 11: 25). Pertanto, è evidente che ancor prima di metterci a pregare, dobbiamo perdonare i nostri offensori.

Qualcuno ha coniato la seguente metafora: il perdono è come l’olio nel motore di un’automobile. Che cosa succede al motore quando manca l’olio? Si blocca. Qualcosa di analogo accade nella vita: dove non c’è l’olio del perdono i rapporti si deteriorano, si modificano in senso peggiorativo. Il perdono vivifica chi lo offre e chi lo riceve. Non è fantastico? Ricordiamoci però che amore e perdono vanno a braccetto. Non c’è perdono senza amore e non c'è amore senza perdono. Le due cose sono interconnesse. Perdonare è la più alta e la più splendida forma di amore. Chi perdona con tutto il cuore in cambio riceverà una serie infinita di premi e benedizioni.

Perdonare non è facile. Bisogna amare e cercare di dimenticare gli episodi negativi. Dimenticare è difficilissimo, ma proviamoci; tuttavia bisogna assolutamente evitare di rimuginare sui torti subiti. Ricordiamoci di intercedere a favore di chi ci ha offesi. Perdoniamo e auguriamo il bene. Ringraziamo e lodiamo Dio, sempre e comunque. Teniamo presente che il perdono apre le porte ad una vita appagante e ricca di stupende sorprese. Perdonare è possibile. Io sto imparando a perdonare, e tutte le volte che ci riesco (favorito da apposite visualizzazioni) mi sento magnificamente bene e sollevato. Con un pizzico di fede si possono fare miracoli, e perdonare è un miracolo.

Daniele Barbarotto

mercoledì 27 gennaio 2010

Empatia



Se noti che un amico sta male, /
se vedi che è parecchio triste /
abbraccialo forte per fargli /
comprendere che soffri con lui. /
Lascia stare le parole che spesso /
non mitigano per niente il dolore /
e sono come il sale sulla piaga /
aperta che sanguina ancora. /
Rammenta che uno sguardo può dare /
più aiuto di tanti discorsi. /
Rimani accanto a chi piange, /
resta vicino a chi soffre! /

Daniele Barbarotto

lunedì 25 gennaio 2010

Perché uccidete gli animali e li mangiate?



Si sente ripetere in varie trasmissioni televisive che in Italia ci sono 6 milioni di vegetariani. Una volta erano quattro gatti, ma dagli anni '80 questo esercito ha cominciato ad ingrossarsi. Oggi come oggi, mangiare in modo alternativo è quasi una moda. Ma, moda o non moda, non mangiare carne è una scelta intelligente. Oltre che gustosa e leggera, la dieta vegetariana è nonviolenta e pacifica. Infatti risparmia la vita a milioni di animali tra capponi, caprette, maialini, vitelli, ecc. Le cifre della mattanza sono impressionanti. Nel Bel Paese 600 milioni di animali vengono uccisi ogni anno per finire sulle tavole dei carnivori: 570 milioni di polli, 9 milioni di suini, 6 milioni di agnelli, 4 milioni di manzi, 2 di conigli, 2 di vitelli, 3 di pecore e capretti, 500.000 equini. Mangiare vegetariano è anzitutto un'opzione etica, ma è pure un modo per rimettersi in forma e liberarsi dalle scorie accumulate. La dieta vegetariana è ricca di vitamine, sali minerali e fibre e aiuta l'organismo a restare giovane. Se poi si pensa agli antibiotici, agli anabolizzanti, ai sulfamidici e alle tossine presenti nelle carni, chi decide di mangiare vegetariano compie due volte una scelta di salute.

Daniele Barbarotto

mercoledì 20 gennaio 2010

Vogliamo costruire un pianeta di pace?



Impegniamoci in tutti i modi possibili e immaginabili per portare pace alle nazioni. In un mondo funestato da ingiustizie, devastazioni, guerre e violenze, c'è bisogno di persone, credenti e non, che lavorino insieme col proposito di portare pace e giustizia dappertutto. Dobbiamo camminare insieme ad altri uomini e donne, disposti a lavorare per costruire un mondo più giusto dove si affermino la giustizia e la solidarietà. Lavorare per questo progetto può dare un senso al nostro essere uomini veramente evoluti, rendendoci capaci di coniugare il bisogno di trascendenza con la nostra responsabilità nelle questioni terrene. Questa è la Verità in cui credo: una Verità che sappia essere stimolo di rinnovamento e di promozione sociale per tutta l'umanità. Non mi piace la gente ripiegata narcisiticamente su sé stessa e sui propri egoistici interessi, incapace di dialogare con gli altri, pronta solo a giudicarli e mai a capirli. Mi piace invece la gente dal cuore grande e dalla mente aperta. Mi piacciono i diffusori di pace!

Daniele Barbarotto

venerdì 15 gennaio 2010

Terremoto ad Haiti



O Signore pien d’Amore,
porta Luce al nostro cuore.
Siamo tristi e pur tremanti.
Non sappiamo andare avanti!
Vorremmo scovare tutti
quelli che cadon nei flutti,
tra scosse, fumo e macerie.
Che destino, che intemperie!
Gl’”angeli” sappian trovare
le persone da salvare.
Ognun faccia la sua parte,
solidale ma con arte.

Daniele Barbarotto