mercoledì 26 novembre 2008

Discorsetto ai cacciatori






Prendo spunto da un freschissimo fatto di cronaca per esporre le mie idee sulla caccia e i cacciatori. A Badalucco (IM) un cacciatore è caduto in una fascia mentre era impegnato in una battuta di caccia. L’uomo, Nino Marvaldi, 75 anni, soccorso con l'elicottero, è stato ricoverato in ospedale a Imperia. Si rimetterà presto. E con tutta probabilità tornerà ad esercitare il suo amato "sport" scellerato. Parlo a chiare lettere, com'è mio costume. I cacciatori, minoranza arrogante e in declino numerico, continuano a dettare legge a una classe politica miope e insensibile alle esigenze dell’ambiente e della società. Tutti devono sapere che la caccia è un avanzo di barbarie. Andarsene per i boschi armati di fucile e far fuoco su creaturine inermi è un atto malvagio, stupido e violento. I cacciatori, invece di vergognarsi per aver ucciso tot uccelli o altri animali, ne menano vanto. Massacrano milioni di volatili, creature di Dio, e ridono, questi dannati zoticoni! Ma ogni tanto un cacciatore per sbaglio spara ad un suo collega; oppure capitano altri incidenti e qualche cacciatore resta ferito. Quando succedono incidenti che coinvolgono gli stessi cacciatori non giubilo, ma mi viene naturale esclamare: c'è giustizia nell'Universo! I cacciatori uccidono per divertimento e non per necessità. Per tale motivo li detesto e aborrisco la caccia. In questo loro sanguinario modo di divertirsi non c'è niente di buono, ma unicamente ottusità e balorda, gratuita violenza.

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Daniele Barbarotto

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