martedì 18 novembre 2008

Per scherzo Berlusconi fa cucù alla Merkel











Birichino fuori programma del premier Silvio Berlusconi. Il Cavaliere, nell'accogliere Angela Merkel, nascosto dietro una colonna (a volte si cela dietro un dito!), è sbucato fuori facendo "Cucù", un po' come fanno i bambini quando giocano a nascondino. La cancelliera si è mostrata alquanto divertita. E' successo in piazza Unità d'Italia, a Trieste, in occasione del vertice bilaterale imperniato sulla crisi economica internazionale e sulle misure da adottare per fronteggiarla. Onestamente, ho trovato divertente questo innocente atto ludico. La vita, a ben considerare, è un gioco. Almeno, sotto certi aspetti e in determinati momenti. Ho sentito un tale affermare enfaticamente: "Ma quando lo manderanno a casa? Non è la prima volta che fa scemate del genere!". Mamma mia, che carenza di senso dell'umorismo! Per come la vedo io, il Silvio nazionale non ha fatto niente di male col suo "cucù". Stare sempre seri e imbronciati come il tale che ho testè citato è un modo penoso di vivere. Io credo che ogni tanto un po' di leggerezza non guasta. Il tale, che per delicatezza e discrezione non nomino anche se lo conosco bene, dovrebbe imparare ad essere giocherellone come un gatto. Un gatto è una "persona" seria e di intelligenza ne ha da vendere, eppure di tanto in tanto che fa? Semplice: gioca con la propria coda, per allentare la tensione. Perché mi sto soffermando così a lungo su piccoli particolari? Perché i poeti vanno a scovare i significati nascosti delle cose e li portano alla luce del sole. Posso riferire alcune citazioni? Eccole:
"Ogni uomo in buona salute può fare a meno di mangiare per due giorni; della poesia, mai"
[Charles Baudelaire].
"Vivere é la cosa più rara del mondo: i più, esistono solamente"
[Oscar Wilde].
"Tutto è più semplice di quanto pensi ed allo stesso tempo più complesso di quanto immagini"
[Goethe].
Amiche e amici, il cucù è poetico, colora l'atmosfera e reca allegria ai cuori. Dite cucù tutte le volte che lo ritenete opportuno, e non ve ne pentirete. Ve lo garantisco. "Cucù" a tutte le gentili Lettrici e a ciascun cordiale Lettore!

DANIELE BARBAROTTO

Nessun commento: