


Allorché i delfini-balena si avvicinano alle isole Far Oer è un giorno di festa. Le scuole chiudono e i bambini si recano in spiaggia assieme ai genitori. La popolazione, vestita con i costumi tradizionali, si appresta ad accogliere i cetacei. I delfini-balena arrivano in gruppi, molte femmine con i piccoli. Sono animali socievoli, curiosi; purtroppo non hanno timore degli uomini. Per gli isolani questo è il più grande spettacolo d'autunno. In motoscafo spingono le balene nelle baie dove l'acqua è poco profonda. Poi si avvicinano con fiòcine di due chili e le piantano più volte nelle carni degli animali finchè non li hanno immobilizzati. I carnefici possono allora estrarre i loro lunghi coltelli e tagliare grasso e carne viva per trapassare la spina dorsale. I ragazzini applaudono mentre le balene gridano. Sapete, le balene gridano come gli esseri umani quando sono macellate, ma tutto ciò non fa alcun effetto su persone totalmente insensibili! La mattanza dei delfini-balena è uno spettacolo terribile. Guardando le foto inevitabilmente penso all'assurdità e alla crudeltà di questa pratica, un'uccisione in massa di quasi duemila delfini-balena. Una festa (sic!) che ha radici fin dal 1500 e che si svolge anche oggi, una volta l'anno. Ripeto: anche i bambini assistono a queste orrende uccisioni, sguazzando nel sangue che colora di rosso il mare e la riva. Ora mi vergogno di appartenere alla specie umana. Sono letteralmente sconvolto. Vi rendete conto? I delfini-balena vengono trucidati come se fosse la cosa più normale di questo mondo! Invito i lettori a non recarsi in vacanza da quelle parti e a non comprare prodotti danesi. Questa esecrabile festa del demonio deve essere abolita!
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Daniele Barbarotto