martedì 16 dicembre 2008

Lancio di scarpe contro Bush



Dai media ho appreso che le autorità giudiziarie di Baghdad hanno convalidato l'arresto del giornalista iracheno, Muntazer al-Zaidi, che tre giorni fa ha scagliato le sue scarpe contro il presidente americano nel corso di una conferenza stampa. «L'arresto è stato convalidato con l'accusa di aggressione al presidente degli Stati Uniti», ha detto Abd al-Karim Khalaf, portavoce del ministero degli Interni. Il giornalista sarebbe stato picchiato in carcere, riportando fratture a una mano, al costato, lesioni a un occhio e un'emorragia interna. Questa la versione (forse esagerata!) del fratello di al-Zaidi, secondo cui il giornalista al momento si troverebbe in un ospedale militare americano di Baghdad. Dal giorno dell'arresto, ha denunciato inoltre il fratello, al reporter non sarebbe stato ancora consentito di parlare con un legale, nonostante parecchi avvocati si siano offerti di difenderlo. Il ministero dell'Interno smentisce. «L'inchiesta fa il suo corso e il giornalista sarà processato il prima possibile», ha detto Khalaf, smentendo le voci secondo cui al-Zaidi sarebbe stato torturato in carcere. Il giornalista della tv satellitare al-Baghdadiya rischia una pena massima di sette anni di detenzione, ma potrebbe anche essere rilasciato in cambio del pagamento di un'ammenda pecuniaria. Per come la vedo io, il suo è stato un gesto gravemente inconsulto. Se lo sbattono al fresco dopo il processo, avrà modo di riflettere sulla sua insensata condotta. Quel gesto, caso mai, lo doveva fare contro Saddam Hussein, il sanguinario dittatore! Questo screanzato giornalista che ha chiamato "cane" un Capo di Stato dovrebbe essere radiato dall'Albo senza troppi complimenti, per la semplicissima e ovvia ragione che un giornalista ha un codice di comportamento da rispettare; non può e non deve mettersi a fare buffonate aggressive. Il lancio di scarpe può farlo un clown al circo; un giornalista deve usare la mente e la penna. Punto e basta. Se fosse rinsavito, chiederebbe scusa a Bush. Ma non credo che lo farà. Nutre molto disprezzo nei confronti degli occidentali, a quanto sembra. Questa vicenda ci trasmette un chiaro insegnamento: è sempre preferibile usare le buone maniere, la gentilezza, il rispetto e la pacatezza! Concludendo: George W. Bush non è un santo, ma sicuramente non merita di essere preso a scarpe in faccia!
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Daniele Barbarotto (Napoli).

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