venerdì 5 dicembre 2008

Ennesimo tentativo di suicidio

4 dicembre 2008, Ventimiglia (IM): aspirante suicida viene soccorsa. Si è concluso fortunatamente senza nessuna tragica conseguenza un tentativo di suicidio. La conclusione intorno alle 17 quando la donna è stata trovata dalla madre che ha subito allertato i soccorsi. Protagonista dell'accaduto L.G, una 44enne con un passato ostico alle spalle inclusi altri tentativi di farla finita. Dopo che aveva manifestato l'intenzione di compiere il disperato gesto era diventata irrintracciabile sia presso la propria abitazione che sul cellulare. Alla fine è stata ritrovata oltre la balaustra dell’attico solare del palazzo dove vive la madre. Da una prima ricostruzione della Polizia occupatasi dell’accaduto, la donna era lì dalle 13 quando aveva fatto la prima telefonata, lì si era messa a bere diverse bottiglie di alcolici fino a perdere i sensi. Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco con l’autoscala, da Sanremo, perché allertati da alcuni passanti che si erano accorti della presenza di qualcuno sul cornicione. Oltre ai pompieri, subito allertati anche il 118 ed i volontari della Croce Verde Intemelia. La donna riversa sul cornicione al freddo da alcune ore, è stata trovata dai medici accorsi sul posto in avanzato stato di ipotermia. E' stata subito avvolta nelle coperte termiche ed una volta in ambulanza è stata sottoposta ad una flebo per ripulirle il sangue. Infine è stata trasportata all'ospedale dall'ambulanza, con medico a bordo per controllare i parametri, che risultavano stabili e perciò tali da considerare la donna fuori pericolo di vita. Vorrei fare una breve considerazione. Il tentativo di suicidarsi è di solito il risultato di motivazioni multiple e complesse. I principali fattori causali sono rappresentati da disturbi mentali (depressione anzitutto), fattori sociali (delusioni e perdite), anomalie di personalità (impulsività e aggressività) e disturbi fisici. Spesso l'elemento scatenante è costituito da un unico fattore (in genere la cessazione di una relazione importante). La depressione è implicata in oltre la metà di tutti i tentati suicidi. Può essere scatenata da fattori come disaccordi coniugali, storie sentimentali infelici o finite bruscamente, conflitti con i genitori (per i giovani), lutti recenti (soprattutto tra gli anziani). L'alcol predispone ai gesti suicidi, sia aggravando una depressione che riducendo l'autocontrollo. Circa il 30% dei soggetti che tentano il suicidio ha assunto alcol prima del tentativo e circa la metà di questi si trova in stato di intossicazione al momento in cui lo compie. L'incapacità di creare relazioni mature e durature può portare alla riduzione delle opportunità sociali, a solitudine e a depressione, che spiegano il consistente numero di tentativi di suicidio tra le persone separate o divorziate. In queste persone, i fattori scatenanti sono gli stress causati inevitabilmente dalla rottura delle relazioni e dalla difficoltà a stabilire amicizie e stili di vita nuovi. L’aumento del numero delle persone che tentano di togliersi la vita è un fenomeno che tocca tutto il Paese. Come evitare che chi cova idee suicide giunga a compiere un gesto estremo? Contro la disperazione occorre costruire una cultura della speranza per dare significato alla vita. Se negli ultimi anni i suicidi vanno aumentando è proprio perché va scemando la speranza. E' indispensabile una cultura della progettualità. Per aiutare chi ha idee suicide bisogna comunicargli un’alternativa al suo progetto mortale. È stato infatti dimostrato che se chi ha tentato il suicidio viene aiutato a ricostruire la propria vita, non tenta più di suicidarsi proprio perché ha acquisito altri punti di vista della realtà. Ecco perché è importante coltivare la solidarietà familiare, amicale e affettiva. Tutte le forme di aggregazione sociale, famiglia e relazioni affettive comprese, sono un potente freno ai pensieri di suicidio.
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Daniele Barbarotto

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